Vivere la Quaresima per cambiare la nostra vita

Si è svolta a Miranda la celebrazione foraniale della “Statio Quaresimalis”

VIVERE LA QUARESIMA PER CAMBIARE LA NOSTRA VITA

Si è svolta a Miranda la celebrazione foraniale della “Statio Quaresimalis”

Lina Tortola

La Quaresima è iniziata ormai da un po’ e con essa continuano gli appuntamenti settimanali con le “Statio Quaresimalis” del nostro vescovo Camillo Cibotti, riti di antica origine che invitano i fedeli a radunarsi e a “sostare” per riflettere sulla passione di Cristo. “Siamo una comunità in cammino verso la Pasqua”. Lo ha ricordato Mons Cibotti ai fedeli accorsi a Miranda lo scorso 22 marzo in occasione della celebrazione penitenziale, con il coinvolgimento di tutte le parrocchie del territorio circostante. Dopo le celebrazioni vissute in altre foranie, infatti,  venerdì scorso è stata la volta del vicariato di Carpinone che non ha voluto mancare all’appuntamento quaresimale con il vescovo.  Il corteo penitenziale ha percorso alcune delle strade principali del piccolo paese per poi giungere in Chiesa madre dove è stata celebrata la Santa Messa.

Nelle sue parole Monsignor Camillo, prendendo spunto dal Vangelo che raccontava la parabola dei vignaioli assassini, ci ha spiegato che a volte anche noi siamo come quei fratelli che si fanno del male a vicenda per il possesso di qualcosa o per un’eredità. “Potremmo paragonare la vigna al mondo che ci è stato donato e che attraverso le sue risorse ci mantiene in vita. Noi, suoi abitanti, abbiamo il compito di custodirlo nel migliore dei modi possibili.” Ma, ha continuato il Vescovo, non è sempre così, a volte abusiamo del mondo, della natura e addirittura abusiamo anche delle persone, le strumentalizziamo a fini personali, e così facendo “uccidiamo” il mondo e una delle conseguenze è una sorta di indifferenza nei confronti di chi soffre. La Quaresima ci ricorda, invece, che “dovremmo riconoscere l’importanza di Dio nella nostra vita, cambiare il nostro modo di vivere, la nostra esistenza”.  E il cammino fatto per arrivare in Chiesa si chiama penitenziale proprio perché è come richiamare Dio al centro della nostra vita, delle nostre strade, del nostro paese. Noi cristiani siamo stati scelti da Dio, siamo privilegiati, e dovremmo comportarci di conseguenza. Rivivere la Passione di Cristo, ha concluso Cibotti, vuol dire prendere Gesù come modello per la nostra vita, seguire i suoi insegnamenti e trasmettere l’esempio ai nostri figli.

Al solenne rito erano presenti fedeli giunti dai vari paesi limitrofi accompagnati dai rispettivi parroci. Anche la presenza di un folto gruppo di piccoli e piccolissimi, che hanno ricevuto i complimenti per il loro lodevole comportamento, ha reso ancora più bella la celebrazione.

La prossima “Statio” si terrà venerdì 29 marzo a Pozzilli.