Riparte la formazione permanente del Clero

Il primo ritiro del clero del nuovo anno pastorale, si è tenuto martedì mattina 14 settembre, nella Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore. Il relatore, Padre Tullio Locatelli, generale dei Giuseppini del Murialdo, ha centrato la sua relazione sull’educazione dei giovani alla luce della vita di San Giuseppe. Padre Tullio, partendo dall’espressione della lettera apostolica di Papa Francesco Patris Corde, “con te Cristo diventò uomo”, ha evidenziato come il primo compito dell’educatore sia quello di aiutare i ragazzi, e con essi tutte le persone, a scoprire la propria identità, vale a dire diventare prima di tutto veri uomini e vere donne. L’educatore, nel caso specifico il sacerdote, non deve ovviamente sostituirsi ai ragazzi, ma, come ci insegna san Giuseppe, deve far si che ognuno tiri fuori il meglio che già è in lui. Tra l’altro anche la castità vissuta da San Giuseppe, è un ulteriore invito a vivere le relazioni non come possesso, ma nella libertà, lasciando liberi i giovani di fare le proprie scelte, con tutti i rischi che ciò può comportare.

Altra provocazione che Padre Locatelli ci ha lasciato, è stata quella di chiederci se realmente conosciamo il mondo dei giovani di oggi, perché solo conoscendo e approfondendo la loro realtà possiamo aiutarli, attraverso l’annuncio del Vangelo e la grazia di Dio, a realizzare in pienezza la propria vocazione-missione e quindi a realizzare la propria vita. Ciò che è importante, più di tante parole, è l’esserci, essere presente accanto a loro, come ben diceva San Giuseppe Murialdo, come amico, fratello e padre, ma anche non scoraggiarci, poiché anche oggi non mancano figure di santi tra i giovani, come Carlo Acutis, Sandra Sabattini, Benedetta Bianchi Porro, Chiara Badano e Alberto Marvelli, infine, sulla scia di Papa Francesco, ha insistito che i sacerdoti, in quanto educatori, siano per i ragazzi e la società odierna, persone autentiche e modelli di vera santità, capaci di cogliere la pagliuzza buona e santa che lo Spirito mette nel cuore dei giovani.

di Francesco D’Amato