Prima giornata mondiale dei nonni e degli anziani

Domenica 25 luglio si celebrerà la Prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani il cui tema, scelto da Papa Francesco, è: “Io sono con te tutti i giorni” e intende esprimere la vicinanza alla vita di ciascun anziano, specialmente in questo tempo difficile di pandemia.

La frase, tratta dal Vangelo di Matteo, è anche una promessa di vicinanza e speranza che giovani e anziani possono esprimersi a vicenda. Non solo i nipoti e i giovani, infatti, sono chiamati a farsi presenti nella vita degli anziani, ma anche anziani e nonni hanno il compito della reciprocità.

Quello che hanno vissuto gli anziani durante quest’anno di pandemia è la solitudine forzata, che da una parte è stato un modo per difenderli, dall’altro è un segno molto triste. Con questa Giornata il Papa vuole sottolineare che, nella Chiesa, c’è una vicinanza che non si ferma con la pandemia. Le parole “Io sono con voi tutti i giorni” sono le parole con cui Gesù si rivolge ai discepoli prima dell’Ascensione: è una promessa certa, quella del Signore, che anche la Chiesa vuole rinnovare con gli anziani che sono soli. Come ha detto Papa Francesco giorni fa, non ci può essere un cristianesimo a distanza: si è cristiani manifestando la vicinanza. La Giornata vuole essere un’occasione affinché i giovani escano dalle chiese, dalle associazioni, dai movimenti e vadano dagli anziani per essere loro comunque vicini. È importante essere lontani per non diffondere il contagio del virus, ma l’essere lontani non è l’ultima parola: c’è una vicinanza che può superare il distanziamento.

Questo messaggio è poi un modo per superare quella frammentazione intergenerazionale che oggi spezza il dialogo e che oggi può essere recuperato. Sicuramente significa promuovere delle azioni personali e sociali di vicinanza ai nonni e agli anziani nelle famiglie e fuori dalle famiglie.

In questi tempi ci si è resi conto della solitudine dei nostri nonni, dei nostri genitori e anziani. Si è sviluppata, dentro le famiglie, quasi una “pedagogia dell’ascolto” facendo presente ai ragazzi l’importanza di una telefonata quotidiana ai nonni. Questa è contemporaneamente “la pedagogia della tenerezza” come dice Papa Francesco.

E dall’ascolto che si impara il rispetto dell’altro e del mettersi nei suoi panni, soprattutto se è più fragile. Ma è importante anche che i nonni sappiano trasmettere le radici che consentono ai giovani di capire chi sono e da dove vengono.

Don Francesco Bovino

Allegati

Prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani – Indicazioni pastorali

Prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani – Messaggio di papa Francesco

Prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani – Preghiera

Prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani – Sussidio liturgico