L’olio di Gallo per la lampada dell’Addolorata

Si è rinnovato anche quest’anno il rito dell’offerta dell’olio al Santuario di Castelpetroso

Il paese di Gallo Matese negli ultimi anni ha ripreso la bella tradizione del pellegrinaggio a piedi al santuario della Madonna Addolorata di Castelpetroso. Due anni fa proprio mentre alcuni dei nostri pellegrini erano al santuario si sentirono rivolgere dal vicario episcopale per il santuario l’invito ad attivarsi perché proprio Gallo facesse l’offerta per l’olio della lampada che arde perennemente davanti all’immagine della Madonna. Questo ha messo in moto preparativi con incontri tra i sacerdoti e il Sindaco con i suoi collaboratori. Nei giorni dal 14 al 22 settembre una immagine della Madonna Addolorata ci è stata portata da don Massimo, vicario episcopale per il santuario di Castelpetroso, e una semplice ma efficace missione mariana si è sviluppata tra i parrocchiani.

In occasione dell’accoglienza dell’immagine della Madonna Addolorata in località “Madonnella”,nel corso della s. Messa, presieduta dallo stesso don Massimo e concelebrata dal sottoscritto e dal Parroco, don Girolamo Dello Iacono, il celebrante ha invitato a chiedere alla Madonna non solo il possibile ma “l’impossibile” e nei giorni successivi ci si è impegnati a farlo.

Ogni giorno la sacra effigie è stata recata nelle case in particolare degli ammalati per pregare e cantare inni mariani e recitare il s. Rosario nelle famiglie, affidando alla Madonna le intenzioni di preghiera più profonde dei nostri cuori. Il giorno 22 i fedeli sono, quindi, partiti alla volta del Santuario di Castelpetroso per la cerimonia dell’offerta dell’olio della lampada. La cerimonia si è svolta durante la s. Messa presieduta da sua Eccellenza, mons. Cibotti Vescovo di Isernia-Venafro. Presenti alla celebrazione anche il sindaco di Gallo Matese, Antonella Delli Carpini, e i suoi collaboratori. Ed è stato proprio il sindaco ad elevare la preghiera prescritta nel momento della offerta dell’olio, offerta che, come ha spiegato il Vescovo, deve significare una intensa vita di preghiera e di testimonianza cristiana nelle nostre famiglie. Come nel Santuario la lampada resterà accesa per tutto l’anno, anche nelle nostre famiglie deve restare accesa la luce della fede e della preghiera. Preghiamo intensamente fin d’ora perché questo si realizzi nel nostro paese e ringraziamo Dio per questa bella esperienza vissuta.

don Tullio Rotondo