Chiamato alla sequela di Cristo

Celebrata nella parrocchia di “S.Martino e Nicola” di Venafro l’Ammissione agli Ordini Sacri del seminarista Mattia Martino.

Nella vita di tutte le diocesi ci sono dei momenti speciali che provocano nel cuore di tutta la comunità, ed in special modo del suo vescovo, una gioia immensa ed un profondo senso di gratitudine a Dio. Quella che la diocesi di Isernia-Venafro ha appena vissuto, infatti, è senza dubbio una settimana di grazia speciale a motivo dei due eventi straordinari che hanno allietato la comunità diocesana. Il primo di questi è stata, come tutti ormai sapranno, l’ordinazione sacerdotale di Don Gianfranco Zuppa avvenuta mercoledì 12 settembre, che ha riempito di gioia il cuore di tutti coloro che hanno potuto assistere dopo molti anni alla creazione di un nuovo presbitero. Ma la gioia spirituale non si è fermata lì. Infatti, un altro momento speciale attendeva tutti noi pochi giorni dopo. Il secondo lieto evento si tenuto sabato 15 settembre nella parrocchia di “S. Martino e Nicola” a Venafro ed è stata l’Ammissione agli Ordini Sacri del nostro seminarista Mattia Martino il quale, dopo un lungo cammino di formazione culturale e spirituale, è stato ritenuto ufficialmente degno dal vescovo a percorrere l’ultimo tratto del suo cammino formativo che lo introduce prima ad diaconato e poi all’ordine presbiterale. Comprensibili, dunque, le parole del vescovo Cibotti che ha sottolineato l’avvenimento con grande enfasi: “Siamo qui per rendere grazie. Il nostro cuore è colmo di gioia e di gratitudine a Dio per un dono così grande”. Ha, poi, voluto sottolineare l’importanza del percorso effettuato fin qui da Mattia nel corso della sua vita nella quale “il Signore lo ha preparato affinché potesse servirlo con gioia nella Chiesa, dopo un discernimento interiore frutto di un continuo dialogo vissuto con Dio attraverso momenti di sofferenza ma anche di pace e di gioia”. Ma qual è il significato più profondo di questo rito? Cosa significa essere ammessi agli Ordini sacri? È un rito sobrio ed essenziale con il quale la Chiesa, nella persona del Vescovo, dopo un primo discernimento, riconosce in un giovane la presenza di un’autentica vocazione al ministero presbiterale, e allo stesso tempo, lo affida all’amore fedele e benedicente di Dio e alla preghiera e alla custodia della comunità cristiana.

Per dirlo con termini propri, l’ammissione agli ordini sacri del Diaconato e del Presbiterato è la manifestazione pubblica del proposito da parte di qualcuno di ricevere l’Ordine sacro che naturalmente deve essere accettato dal Vescovo e dalle persone che ne curano la formazione. Molti paragonano questo  momento al “fidanzamento ufficiale” ossia quando si accompagna la propria ragazza a casa per presentarla alla famiglia. Si tratta, quindi, di una tappa fondamentale nella vita del seminarista che viene presentato ufficialmente a Dio e a tutta la comunità, in cui la sua scelta viene ratificata dalla Chiesa e in cui lo stesso si appresta a ricevere nei prossimi anni il sacramento dell’Ordine. In parole povere sabato scorso il nostro seminarista Mattia ha detto ancora una volta il suo SI davanti a Dio e a tutta la comunità, accettando la “proposta di matrimonio” con Gesù. L’ammissione agli ordini sacri, quindi, è un passo fondamentale verso il sacerdozio. E’ un grande SI ad una consacrazione totale al Signore, un prendere con sempre maggiore impegno quella formazione spirituale, umana e culturale che deve essere essenziale per un prete. Ecco perchè concludendo la sua omelia, Mons, Cibotti ha affidato il neo ammesso a Maria Santissima. “Maria è colei che dice il suo “sì” e in questo modo accoglie, concepisce e custodisce il Signore. Mattia è chiamato ad essere come lei la “via lucis”, la porta del cielo che in terra fa venire alla luce Gesù”.

di Don Francesco Bovino