Cattedrale di Isernia 27 maggio 2023 –
Presieduta da S.E. Mons. Camillo Cibotti e curata dalla Consulta delle aggregazioni laicali e dall’Ufficio liturgico
“Pace a voi ricevete lo Spirito Santo” (Gv.20,19-22).
Nella notte di Pentecoste, un giovane ulivo al centro dell’altare da cui, a raggio, si diramano i doni dello Spirito Santo, simboleggia il germe di pace che la comunità della diocesi di Isernia-Venafro, riunita in preghiera insieme a S.E. Mons. Camillo Cibotti, si impegna a seminare.
Un gruppo di giovani cresimandi, ha fatto da cornice a questo momento. Alcuni di essi, uniti al Vescovo nella processione di ingresso, come “fiammelle accese nel Cenacolo”, hanno illuminato l’inizio della Veglia, ricordando i sette doni dello Spirito Santo.
L’invocazione allo Spirito ha preparato i cuori a ricevere la Parola (Ez. 47,2-9; Gal. 5,16-25; Gv 20,19-23) spezzata da Mons. Cibotti che ha fatto perno su due binomi: “Pace e Spirito“-“Spirito e carne”. Sulla croce muore la carne e vince lo Spirito, persona divina che diffonde nel mondo la possibilità di imitare Cristo facendolo vivere in noi. Nell’insegnamento e nell’opera di Cristo nulla è più essenziale del perdono che porta con sé la pace. Il Padre si compiace di effondere per opera del figlio lo Spirito di perdono, facendo trionfare la misericordia, l’amore e la gioia, perché Cristo, morto e risorto, esulta eternamente nello Spirito Santo.
<A ognuno di noi spetta diffondere l’amore e vincere l’odio con le nostre azioni quotidiane. E i nostri figli impareranno a viverlo e i nostri nipoti impareranno da loro e cosi potremo fare qualcosa perché il mondo cambi > (Papa Francesco Veglia di Pentecoste 4 giugno 2022) questo l’impegno missionario dell’assembla orante, con cui si è conclusa la Veglia.