Castel San Vincenzo – 23 e 24 novembre 2019 –
Ritiro spirituale di Avvento Azione Cattolica settore giovani. –
Si è tenuto nell’Abbazia di Castel San Vincenzo il 23 e 24 scorso –
di Silvia Di Risio –
Ad accompagnarci in questi due giorni di ritiro è stata la figura di Giuseppe, che con il suo coraggio ha trovato un senso a quel sogno apparentemente insensato.
A rendere questi giorni sempre più piacevoli è stato il suggestivo silenzio respirato nell’Abbazia di Castel San Vincenzo gestita dalle suore di clausura che sono state pronte ad accoglierci ed ospitarci nel miglior modo possibile. Dopo varie attività svolte nel corso delle due giornate, il messaggio recepito da noi giovani è stato quello di dare importanza soprattutto all’ascolto, un elemento essenziale che purtroppo a volte manca all’interno della nostra vita quotidiana. Fare silenzio infatti permette di ascoltare, non solo l’altro, ma anche se stessi e ci permette di attendere le risposte in maniera paziente. Tanto importante nell’ascolto, però, è la volontà di tenere vigili, non solo le orecchie, ma soprattutto il cuore. Inoltre è proprio nell’attesa che Giuseppe, proprio dopo l’attesa, ha ricevuto le sue conferme in un bambino, nato in una notte, al freddo, in una mangiatoia, riscaldato da un asino e un bue. Gesù quindi non segue le logiche della regalità, ed è questo che ci permette di capire che il Signore si trova nei gesti e nelle faccende quotidiane più pure e semplici e non nello sfarzo e nel rumore che sommerge la nostra vita. Infine in quella notte buia e fredda divennero messaggeri di Dio alcuni semplici pastori che riuscirono a scorgere in una mangiatoia, del divino. A volte quindi non basta avere delle dimostrazioni e delle risposte concrete ed immediate, ma bisogna saper mettersi in ascolto e attendere. E così, anche noi come i pastori, che “se ne tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano visto e udito”, ci svegliamo dal sogno e usciamo dalla notte di indifferenze ed egoismi in questo tempo di attesa.