Gli sposi cristiani possono evangelizzare? Certo che possono, anzi devono farlo! Ma come? Qual è la loro “terra di missione”? Dove il Signore li manda ad annunciare il suo Amore? In che modo possono diventare soggetti attivi nella missione della Chiesa? La risposta non è difficile anche perché, da vari decenni il Magistero ne parla, ed è questa: aprendo le porte della loro casa facendola diventare “Chiesa domestica”, in forza del Sacramento delle nozze che li ha abilitati alla missione. Sì, il matrimonio in chiesa non è il punto di arrivo di un cammino ma il giorno in cui viene consacrata la relazione di due sposi che iniziano una vita missionaria insieme. Il giorno dal quale scaturirà non solo la nuova vita naturale (che a volte potrebbe anche, per varie ragioni, non esserci) ma soprattutto la paternità e maternità spirituale (che invece potrà esserci sempre e per tutti). Gli sposi, attraverso la “liturgia” dei loro gesti e dono reciproco, generano e alimentano la fede di quanti entrano nella loro casa, trasmettendo loro l’Amore che Gesù ha per la sua Sposa, la Chiesa. Le possibilità per gli sposi di partecipare alla missione della Chiesa nella propria casa oggi sono tante, ma per due di queste si è tenuto il 20 e 21 ottobre a Pesche presso il Cenacolo “Sorelle Faioli”, un week end di formazione, al quale hanno preso parte, dalla nostra diocesi, sette coppie nuove e due che già conoscevano le esperienze proposte e che hanno collaborato con le tre coppie il team del progetto Mistero Grande venute per l’occasione della Campania e dalla Basilicata.
Le due iniziative proposte, nate in Inghilterra e portate in Italia dall’organizzazione Alpha International, sono il “The marriage course” (RitrovarSI+spoSI), un corso di evangelizzazione per le coppie di sposi attraverso 8 cene e il “The parenting children course” (RitrovarSI+genitori), un corso sulla genitorialità (per figli da 0-10 anni) tenuto da una coppia di sposi nella propria casa, in cinque tappe-aperitivo. Durante il week-end le coppie partecipanti hanno potuto apprendere sia i principi teologici che quelli più pratici per poter offrire nelle proprie case questi due ottimi strumenti di evangelizzazione, insieme alla condivisione delle proprie esperienze in un clima di fede e preghiera. Non sono mancate infatti la Celebrazione Eucaristica, la preghiera di lode e l’Adorazione Eucaristica animata sul tema delle “Nozze di Cana”. All’iniziativa hanno preso parte anche due sacerdoti che hanno potuto apprezzare e trovare due preziosi strumenti per incoraggiare gli sposi a vivere la loro missione, sempre in un clima di piena corresponsabilità con il proprio pastore ma nella comune gioia di sapere che ogni parrocchia ha due polmoni, due ali, due occhi, due piedi per annunciare a tutti il Signore Risorto: il sacramento dell’Ordine e il Sacramento del Matrimonio.