Il ritorno al Padre del Diacono Nicandro Bagari

Le esequie sono state celebrate martedì 15 Febbraio nella Chiesa Concattedrale di Venafro

Domenica 13 Febbraio 2022 ha concluso il suo pellegrinaggio terreno il diacono Nicandro Bagari di Venafro.

Le esequie sono state celebrate martedì 15 Febbraio nella Chiesa Concattedrale di Venafro da S. E. Mons. Camillo Cibotti alla presenza di un gran numero di Presbiteri e Diaconi e al tanto amato popolo venafrano che il compianto Diacono Nicandro ha servito negli anni del Ministero.

“Il nostro Diacono Nicandro è passato da questo mondo al Padre all’ insegna di un cammino di servizio intenso e fecondo, vissuto come via per l’incontro con il Signore Gesù, che lo ha chiamato a dare testimonianza del suo Amore nella Famiglia, nel Lavoro e nel Servizio diaconale all’interno della Comunità diocesana e parrocchiale in particolare

Questo in estrema sintesi il Saluto e il Ringraziamento a Dio espresso dal nostro Pastore nei confronti del carissimo fratello Nicandro.

“In quel giorno, il Signore degli eserciti preparerà per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto… eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto… Questi è il Signore in cui abbiamo sperato”. (Is 25,6-9)

Il diacono Nicandro si è sempre applicato con umiltà e semplicità alla riflessione sul Ministero a lui affidato, svolgendo il suo servizio, finché la salute glie lo ha permesso, con amore e fedeltà. Abbiamo tanti motivi per essere grati a Nicandro, ma anche alle persone che nel contesto familiare, professionale, parrocchiale e diocesano hanno condiviso fatiche e gioie, frutti e attese di questa esperienza diaconale e non da ultimo la malattia.

Il diacono è segno di Cristo Servo, che accoglie, incarna e testimonia a tutti che la forza e lo stile del servizio autentico vengono da Cristo. Prima ancora per ciò che “è” e per ciò che “può fare” rappresenta il richiamo alla centralità e alle modalità del servizio nella vita umana e cristiana. E’ il segno che “la carità non avrà mai fine” (1 Cor 13,8), che è la sostanza stessa della vita, e non passerà neppure nell’eternità.

Il diacono vivendo ed operando non solo “dentro le mura” della Chiesa (dove molti battezzati più non entrano), ma dentro tutte le pieghe della società, là dove gli uomini vivono, lavorano, soffrono, studiano, è segno e strumento di una Chiesa che non si limita ad attendere i fedeli alla soglia d’ingresso, ma si porta essa stessa – con l’efficacia del sacramento dell’Ordine – nel cuore del mondo: nelle case, nella fabbrica, nella scuola, nella famiglia, nell’ufficio, nel quartiere, negli ospedali.

Credo che questa sia stata la testimonianza data per tanti anni alla Comunità di Venafro dal caro Nicandro, prima con il suo servizio e, negli ultimi mesi, con la preghiera e l’offerta silenziosa anche della sofferenza.

Ti diciamo grazie a nome della nostra Chiesa diocesana e locale, in particolare del Pastore e dei confratelli diaconi e, soprattutto, dei fedeli tutti che hai amato e servito con dedizione.

Grazie ai tuoi cari e ai Presbiteri a te più vicini che hanno condiviso con te il dono della chiamata e del servizio.

Il Signore ti conceda il premio dei giusti e ti ammetta alla liturgia del cielo.

Risposa in pace.

Tuo confratello e amico

Paolo