Si è da poco conclusa la 45^ Conferenza Nazionale Animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo, non
resta che ripercorrere i momenti di luce che hanno dominato queste giornate caratterizzate da riflessione e
formazione per i membri del RnS e, da profonda preghiera comunitaria, celebrando così i 50 anni di
cammino in Italia. 137 diocesi, tra cui quella di Isernia-Venafro (dal Santuario di S. Maria della Pace in
Fragnete) collegate con Fiuggi per seguire e vivere i due giorni di lavori (27 e 28 novembre u.s.) guidati da
un unico programma. L’apertura dei lavori è stata preceduta, la sera del 26 Novembre, dalla Celebrazione
Eucaristica presso la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma, con cui è stato ufficialmente indetto
il Giubileo d’Oro del RnS, anno di grazia durante il quale, per decreto della Penitenzeria Apostolica, si potrà
lucrare l’indulgenza plenaria, concessa da Papa Francesco, alle condizioni della Chiesa [leggi] (in italiano)
Tornare alle sorgenti, abbeverarsi, portare acqua: sono stati questi i principi che hanno guidato l’intera
Conferenza e che siamo chiamati a seguire a partire da quest’anno giubilare denso di innovazione. Grazie ai
vari interventi dei membri del Comitato nazionale e di altri illustri relatori, si è voluto ripercorrere tutta la
storia del movimento dagli esordi fino ai nostri giorni, esaltando il RnS come un dono spirituale, nato per la
Chiesa, dentro la Chiesa. L’insegnamento emerso è stato, chiaramente, quello di lasciarsi guidare dallo
Spirito per diventare capaci di ascoltare, diversamente dallo stare a sentire, praticare una terapia
dell’ascolto, con il bisogno di sintonizzarsi con lo Spirito per capire qual è il progetto che Dio ha su noi e
sull’altro. Si è affrontato il tema della Sinodalità (comunione, partecipazione, missione) dimensione
costitutiva della Chiesa del terzo millennio, che non consiste in iniziative di tipo pastorale, ma, nella
costruzione di un “Noi” animato dalla speranza, dalla fede e dalla carità. “Noi”, è questo il carisma
essenziale nel percorso come popolo di Dio.
Ci sono stati momenti dedicati alla riscoperta dell’importanza dei carismi, a ciascuno, infatti, è data almeno
una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune, vi sono diversità di carismi, ma, uno solo è
lo Spirito e Dio opera tutto in tutti, ci dice Paolo! Papa Francesco afferma che ognuno di noi è un carisma,
una missione, ogni singolo è espressione della vita comunitaria. Il Rns è principalmente vita comunitaria, ed
è proprio la comunità che ci insegna come si sta davanti a Dio in maniera carismatica. La comunità deve,
inoltre, essere missionaria, uscire ed annunciare con coraggio. Noi battezzati, abbiamo tutti il dovere di
essere missionari. La vita nello Spirito è un dono, la vita comunitaria è un dono, come lo è quest’anno
giubilare che iniziamo con gioia e che sapremo portare avanti con entusiasmo, percorrendo i passi che lo
Spirito ha tracciato e traccerà.
S.E. Mons. Camillo Cibotti ha aperto il Giubileo d’Oro del RnS nella nostra diocesi, con la Celebrazione
Eucaristica di domenica 28 novembre. Il nostro Vescovo, ricordando, nella sua omelia: “il mezzo secolo di
vita nella preghiera e nella invocazione allo Spirito Santo” ci ha così esortati: “la vostra preghiera, carissimi
del Rinnovamento, sia una preghiera di attesa che vi porti nella gioia dell’esultanza dello Spirito, perché è
alla luce dello Spirito che deve dimorare dentro di noi la certezza che la nostra esistenza non verrà
meno,…..ci dia il conforto che tutte quelle cose che accadono e che possono mettere in dubbio l’intervento di
Dio, sono banco di prova della nostra speranza, non possono farci dimenticare quello che andrà oltre
l’accaduto che è il Signore che viene. C’è una prima venuta nel nostro cuore, la seconda nella fede e, la terza
che ci metterà a conoscenza di quel Gesù che sulla terra è già venuto e che tornerà a raccogliere i frutti che
ha elargiti e sparso nel mondo …….
Dobbiamo invocare lo Spirito perché ci mantenga saldi nella fede …”
Federica Cambio
( Area comunicazione RnS diocesano)