“La famiglia al centro”, nella diocesi di Isernia-Venafro, non è un semplice motto da sventolare per farsi belli… è una realtà. Il nostro Vescovo ci crede e con lui tanti altri che nella famiglia vedono una risorsa e che nella famiglia cristiana credono e vogliono continuare ad investire.
L’anno pastorale che si sta per concludere è il primo dei cinque che il Vescovo desidera dedicare alla famiglia, per valorizzarla, sostenerla, farla sentire protagonista nella vita diocesana. Le famiglie e i sacerdoti avranno innumerevoli occasioni per crescere insieme.
L’opera è già partita ad inizio anno quando tutti gli incontri di formazione del Clero sono stati guidati da relatori esperti sulla famiglia, per iniziare, con i parroci un dialogo franco e costruttivo. Certo, per molti non è facile partire ma gli incoraggiamenti ricevuti riempiono di speranza. E la perseveranza porterà certamente i suoi frutti.
Insieme ai sacerdoti, contestualmente, anche le famiglie hanno iniziato a camminare. Ogni mese in una forania diversa c’è stata la possibilità di incontrare coppie nuove e con alcune di esse iniziare i primi passi di un cammino più deciso. Nel tempo saranno loro a contagiare le realtà parrocchiali di appartenenza perché si faccia rete e nessuno si senta escluso.
Ecco perché nei giorni scorsi, il 7 e 8 giugno, siamo stati convocati dal nostro Pastore in un’Assemblea Diocesana interamente dedicata alla famiglia. Sono stati due giorni pieni di benedizioni, da tutti i punti di vista.
Il primo giorno, venerdì 7 giugno, la presenza tra noi di Don Renzo Bonetti, fondatore del Progetto “Mistero Grande”, ha fatto sussultare di gioia i presenti, molti dei quali, per la prima volta hanno sentito parlare del matrimonio cristiano in termini così chiari e travolgenti. Una testimonianza fra tutte, quella di una coppia di fidanzati prossimi al matrimonio, che uscendo dall’incontro hanno condiviso: “Non sapevamo che il nostro matrimonio avesse tutto questo immenso valore. Ci sposiamo sapendo che avremo un dono immenso da regalare al mondo”. La relazione di Don Renzo, dal titolo: “La famiglia è una risorsa pastorale”, ha fatto vibrare il cuore dei presenti. E ha preparato al meglio l’Adorazione Eucaristica che si è tenuta subito dopo, nella piazza antistante la parrocchia del Sacro Cuore ad Isernia, animata dai movimenti e associazioni della diocesi, a conclusione dei primi venerdì del mese. Un momento di preghiera profonda, sentito e vissuto da tutti, grandi e bambini, anch’essi protagonisti con un’animazione biblica creativa, preparata insieme agli animatori.
Il secondo giorno, sabato 8 giugno, di nuovo tutti insieme per continuare i lavori, questa volta guidati dall’ottima relazione del prof. Alessandro Ricci. Con un linguaggio semplice, immediato, concreto, coinvolgente, ha accompagnato i presenti in un bellissimo viaggio sui temi educativi, per incoraggiare gli adulti ad un salto di qualità nella “relazione” con i figli e con i piccoli in genere. Il relatore romano, docente di psicologia applicata alla pastorale, ha così aperto un sentiero per il futuro cammino diocesano che, per vivo desiderio del Vescovo, si aprirà ad una forma strutturata di sostegno formativo per le famiglie e i genitori in primis. La giornata ha visto anche questa volta i bambini e gli animatori coinvolti in una nuova dinamica su Gesù che è cresciuto in età, sapienza e grazia, con l’aiuto dei genitori. La “Grazia” è stata “animata” per fare in modo che potesse raggiungere tutti, mediante un segno da “agganciare” agli altri: “Ho bisogno di Te Gesù che sei in chi è accanto a me”. Perché nel segno dell’unità, possiamo camminare tutti insieme, sacerdoti, famiglie e consacrati.
A concludere i lavori è stato il nostro Vescovo che ha raccolto gli stimoli delle due giornata e le ha riconsegnate ai partecipanti attraverso tre parole-atteggiamenti: ascolto, tempo e convergenza educativa. Ha incoraggiato infatti i sacerdoti e le famiglie presenti a camminare insieme, a fare “alleanza”, nella specifica missione di ciascuno a favore delle nuove generazioni. Un’attenzione particolare andrà sempre rivolta all’affettività, tema caro al nostro Vescovo che ha esortato i presenti mediante diversi esempi tratti dalla sua esperienza familiare e pastorale.
Don Enzo Falasca