E il deserto fiorirà

Serata di evangelizzazione a cura del Ministero Musica e Canto del Rinnovamento nello Spirito del Molise in Roccaravindola (IS)

Veniamo salvati nella misura in cui ci facciamo, a nostra volta, strumenti di salvezza per noi stessi e per il prossimo.
Il Ministero Musica e Canto del RnS Molise, nella convinzione che, unirsi e mettere a frutto i talenti ricevuti, significa impegnarsi nella nuova evangelizzazione con la preghiera, la testimonianza e l’azione, perché ognuno sia strumento attraverso il quale si possa conoscere Gesù, ha programmato alcune serate di evangelizzazione nella Regione Molise, partendo proprio dalla nostra diocesi e, più in particolare, da Roccaravindola il giorno 29 luglio u.s., all’interno dei festeggiamenti in onore di “Maria Ausiliatrice”.
Mossi dall’invito di Papa Francesco a diventare missionari della Parola che salva e dal desiderio di portare ai fratelli l’esperienza vissuta di salvezza per l’edificazione del Regno di Dio, i componenti del Ministero Musica e canto RnS Molise, dopo aver pregato, insieme, lo Spirito Santo, hanno individuato il tema della serata : “la conversione” da cui il titolo “ Il deserto fiorirà”, ispirato dal Vangelo di Giovanni (4, 1‐ 30) che parla dell’incontro della Samaritana con Gesù, un incontro che le cambierà la vita, presso il pozzo di Giacobbe, il cui fondo è alimentato da una perenne sorgente d’acqua zampillante, nella città della Samaria chiamata Sicàr.
È un luogo comune che nel deserto manchi l’acqua, e invece non manca, piuttosto è nascosta!
La sfida sta nel riconoscere il pozzo d’acqua quale falda che riemerge dalla condizione di aridità in cui l’uomo versa quando, lontano da Dio, si lascia prosciugare dal male nei suoi molteplici aspetti, specialmente quelli più subdoli che si insinuano, facilmente, nella umana debolezza, rendendo faticoso il discernimento e la scelta del bene. Evangelizzare significa accettare la sfida!
Nel deserto si fa esperienza fondamentale per la sopravvivenza: l’acqua esiste, è persino abbondante, ma nascosta, il problema è cercarla, mai fermandosi in superficie.
La Samaritana si lascia illuminare dalle parole di Gesù, con cui entra in relazione, dopo averlo ascoltato con cuore aperto, si converte e comprende la sua vera sete. Riconosce che quel pozzo è Gesù venuto a portare il dono di Dio: l’acqua che rigenera a vita nuova quanti la bevono, costituiti essi stessi pozzi in cui zampilla l’acqua della Parola e dello Spirito. La donna corre ad annunciare la sua esperienza, affinché altri attingano all’acqua che disseta per sempre: la Sacra Scrittura (il pozzo) ove accolta, introduce alla conoscenza di se stessi, come templi di Dio, l’uomo nuovo che ama e che annuncia.
La serata è stata condotta con canti, testimonianze e la rappresentazione della scena dell’incontro della Samaritana con il Maestro, tra la gente che, numerosa, sedeva nella piazza antistante la Chiesa “Maria Ausiliatrice” abbellita dalle luminarie e resa gioiosa dall’ atmosfera di festa che si respira in queste occasioni.
Il canto, ha forza evangelizzante, questo Ministero è imprescindibile e fondamentale per il RnS, per cui tanta è la cura e l’impegno che i giovani (insieme ai meno giovani) mettono in questo servizio, senza risparmiarsi, con dedizione e sacrificio, fiduciosi nell’imprevedibile opera dello Spirito Santo.
Si sono alternate quattro testimonianze. La prima di Ersilia, giovane di Colli a Volturno, oggi madre e sposa, che ha parlato di come ha trovato la pace tra la turbolenza e irrequietudine della sua vita, già all’età di 17 anni, dopo aver sperimentato, nella forza della preghiera comunitaria, l‘Amore misericordioso di Dio nel cui abbraccio ha provato la liberazione da forti rancori; nel sentirsi perdonata ha imparato a perdonare. Ersilia ha seguito il seminario di vita nuova ad extra, da poco realizzato dal RnS diocesano in Roccaravindola.
È seguita la testimonianza del giovane Nicola che ha incontrato l’Amore di Dio nella sua malattia, la distrofia muscolare, che lo costringe su una carrozzina dalla quale e con la quale, ha avuto inizio la sua avventura con Gesù e il desiderio di voler annunciare a tutti di sentirsi amato da LUI, proprio nella sua condizione. Nicola,
impegnato anche come responsabile nel RnS, si muove senza indugio per testimoniare che Gesù è vivo in mezzo a noi e compie meraviglie, soprattutto dove tutto sembra perduto, come il deserto di una malattia.
Una coppia di sposi del Venezuela, ha testimoniato la bellezza della famiglia (hanno cinque figli) che si può e si deve salvare, ogni giorno, con il perdono reciproco, imparato a praticare alla scuola di Cristo (da loro incontrato nel cammino neocatecumenale) che aiuta a costruire la casa sulla roccia vincendo il combattimento contro ogni tentazione o moda del nostro tempo.

Infine, la testimonianza di Alfonsina, che attraverso un suo semplice scritto ci ha detto di non ricordare il giorno del suo incontro con Gesù, spiegando: “forse perché ci conosciamo da sempre e per sempre. Ricordo però tanti momenti speciali, importanti meravigliosi in cui ho sentito la sua viva presenza”. Alfonsina, è impegnata nel servizio alla Chiesa ed ha seguito il seminario di vita nuova ad extra in Roccaravindola, da poco realizzato dal RnS della nostra diocesi, ci ha detto “ho accolto lo Spirito Santo e sono sicura che mi guiderà soavemente e fortemente”.
Per tutti loro l’incontro con Gesù è diventato servizio alla Chiesa e ai fratelli ed annuncio della bella notizia che è Cristo la vera novità nella vita dell’uomo.
Due giovani, Laura e Gabriele, hanno, in ultimo, rappresentato la scena biblica della Samaritana, con l’ausilio dei segni: il pozzo, deposito di acqua viva che è la Sacra Scrittura che mette in comunicazione l’uomo con la vita divina e la brocca dell’acqua contenente la Parola che converte, offerta a tutti presenti invitati ad avvicinarsi al pozzo per prendere un piccolo pezzo di carta con sopra scritto “il versetto” con cui Gesù ha parlato al cuore di ciascuno, incontrandoli, forse per la prima volta e, magari per sempre!
Come ci insegna Paolo, bisogna seminare ed irrigare ma chi fa crescere è Dio, nella consapevolezza che è un cammino in cui è presente il lavoro di tanti e tu non sei il frutto unicamente di te stesso!

Maria Spadafora
coordinatrice diocesana RnS