Un nuovo modo di prepararsi al matrimonio

Sei coppie di fidanzati, una coppia di sposi e un sacerdote della diocesi di Isernia-Venafro hanno sperimentato un nuovo corso di preparazione al Sacramento del Matrimonio, della durata di due anni con incontri a cadenza mensile, denominato: “L’Acqua e il vino verso Cana”.

Il percorso, proposto dal progetto Mistero Grande si è tenuto nella casa della coppia di sposi, riscoperta e valorizzata nel suo ruolo di “chiesa domestica”. Ogni mese i fidanzati si sono preparati all’incontro approfondendo l’argomento (di volta in volta diverso, partendo dalle dinamiche umane fino agli ultimi su temi spirituali e teologici), contenuto nel libretto appositamente preparato, prendendosi un tempo di coppia per poter dialogare, scambiarsi impressioni e idee a riguardo e decidere insieme cosa condividere nell’incontro con gli altri.  Quello del dialogo tra i fidanzati è la “particolarità” di questo percorso, tra l’altro molto apprezzato dagli stessi partecipanti che ne hanno sottolineato l’utilità (nell’incontro di verifica finale tenutosi a fine gennaio) in vista della vita insieme che li attende e del rapporto con i futuri figli. I 24 incontri sono sempre iniziati con una preghiera preparata a turno da una delle coppie per dare poi spazio prima alle condivisioni dei fidanzati, poi a quella della coppia di sposi ospitante e infine all’intervento del sacerdote chiamato a dare una chiave di lettura spirituale di quel tema. Le serata, della durata di circa due ore ciascuna, si sono sempre concluse con un dolcino e una chiacchierata libera. L’ultimo incontro, come da programma, è stato dedicato ai genitori dei fidanzati.

Per noi coppia di sposi è stata un’occasione per aprire la nostra chiesa domestica restituendo al Signore parte del Grande Amore che ci dona. L’accompagnamento di queste coppie ci ha fatto sperimentare pienamente la dimensione della “paternità” e “maternità” spirituale a noi prima sconosciuta. Ormai questi ragazzi fanno parte della nostra famiglia! Una bellissima sorpresa è stata anche la collaborazione sinergica e complementare con don Enzo che ha accompagnato anche noi alla scoperta della dimensione spirituale dei temi trattati.

Per me sacerdote questa iniziativa, grazie alla sua ampia durata, è stata la possibilità di conoscere meglio il pensiero e la ricchezza dei giovani che si preparano al matrimonio, cercando di trasmettere loro questo messaggio chiave: il Sacramento non è la fine di un percorso ma l’inizio di una missione che anche loro, come Anna e Paolo, potranno realizzare nella propria casa, trovando nel sacerdote una figura complementare al proprio specifico e originale dono che riceveranno nel giorno delle nozze. È stato bello condividere “alla pari” con gli sposi questo cammino, che mi ha fatto crescere nella scoperta del dono della grazia del matrimonio per l’edificazione della Chiesa.

Abbiamo ancora negli occhi lo stupore per le meraviglie che opera il Signore e lo ringraziamo per questa esperienza di grande grazia vissuta, che ha creato le basi per vivere una piccola comunità d’amore nel suo Nome.​​​​​​​

​​​​​​​Anna e Paolo Chiarappa con don Enzo Falasca