Il «Fiat!» nel «Fiat!» –
Il 13 maggio 2023, memoria della B. V. Maria di Fatima, la Diocesi di Isernia-Venafro e la Comunità Fiat! Totus Tuus hanno vissuto un giorno di Grazia: fr. Francesco Maria D’Amato e fr. Giuseppe Maria Zangara sono stati ordinati sacerdoti per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Sua Ecc. Rev.ma Mons. Camillo Cibotti. Il tutto si è svolto alla presenza di una folta partecipazione di fedeli in un clima di commozione, coinvolgimento e gioia per questo parto sacerdotale gemellare nella nostra Chiesa locale!
Tutti conoscono i due novelli sacerdoti? Come e dove è germogliata la loro chiamata al sacerdozio?
Sono due giovani, uno di Pesche e l’altro di Geraci – provincia di Palermo – che fino a dieci anni fa vivevano una vita normale e, secondo la logica del mondo, erano “pienamente realizzati e soddisfatti”, avevano tutto: affetti familiari, lavoro, vita sociale, hobby; tuttavia Dio li aveva chiamati ad essere sacerdoti e nel silenzio intesseva il Suo Progetto: «Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni» (Ger 1,5).
Fr. Francesco Maria e fr. Giuseppe Maria, per Dio-incidenze, sulle vie di Pettoranello del Molise, di Carpinone e di Pesche, si sono imbattuti nella Comunità Fiat! Totus Tuus, che fonda e trae la sua Forma di Vita dalla esperienza spirituale e mistica della serva di Dio Luisa Piccarreta ed ha come modello di consacrazione verginale e di configurazione a Cristo, la vita interiore della Vergine Maria, e folgorati dal Carisma della Divina Volontà: «Venga il Tuo regno, sia fatta la Tua Volontà, come in cielo così in terra» (Mt. 6,10), hanno iniziato la loro meravigliosa avventura sotto l’egida della B. V. Maria; infatti la data della loro ordinazione sacerdotale non è casuale.
Fr. Francesco Maria e fr. Giuseppe Maria hanno risposto ad una prima chiamata, hanno pronunciato il primo «Fiat!» come Consacrati nella Comunità Fiat! Totus Tuus, entrando in quella che è l’esperienza dello Spirito della comunità, il modo specifico di vivere la consacrazione, la professione e l’apostolato. Ed è stato proprio questo primo «Fiat!» che ha innaffiato un terreno fecondo e ha fatto germogliare e maturare il secondo «Fiat!»: la chiamata al sacerdozio. Una chiamata nella chiamata con la conseguente risposta nella risposta: il «Fiat!» nel «Fiat!» nutrito e custodito dal proprio Carisma, un intrecciarsi con quell’ordine, quell’armonia e quell’equilibrio che sono propri della vita nella Divina Volontà: «La mia Volontà contiene perfetto equilibrio; l’equilibrio porta l’ordine, il regime, l’utile, l’armonia; tutte le cose armonizzano insieme come se fossero una sol cosa» (6 agosto, 1922).
È spontaneo chiederci: ma che significato ha nel ministero sacerdotale di fr. Francesco Maria e fr. Giuseppe Maria l’aver pronunciato il «Fiat!» nel «Fiat!»? È saggio non azzardare nessuna risposta per non sminuire la missione pastorale dei due novelli sacerdoti e rispondere con le stesse parole che Gesù dice a Luisa Piccarreta: «[…] Ora ciò che Io manifesto sulla mia Volontà Divina e che tu scrivi, si può chiamare il Vangelo del Regno della Volontà Divina; nulla si oppone né alle Sacre Scritture né al Vangelo che Io annunziai stando sulla terra, anzi si può chiamare il sostegno dell’uno e dell’altro. E perciò permetto e chiamo i sacerdoti che vengano, che leggano il Vangelo tutto di Cielo del Regno del mio Fiat Divino, per dire come dissi agli Apostoli: “Predicatelo per tutto il mondo”, perché Io Me ne servo, nelle mie opere, del sacerdozio, e come ebbi il sacerdozio prima della mia venuta per preparare il popolo, il sacerdozio della mia Chiesa per confermare la mia venuta e tutto ciò che Io feci e dissi, così avrò il sacerdozio del Regno della mia Volontà. […] Figlia mia, tu ne sei impensierita, ma Io affatto, né sono dispiaciuto, anzi ne godo nel vedere l’interesse che prendono i sacerdoti, di questi scritti che formeranno il Regno della mia Volontà; ciò significa che apprezzano il gran bene di essi, ed ognuno vorrebbe tenere con sé un sì grande tesoro per essere i primi per comunicarlo agli altri. E mentre dura la questione di chi deve vincere, l’uno avvicina l’altro per consigliarsi sul da farsi, ed Io godo che altri miei ministri conoscano che c’è questo tesoro sì grande di far conoscere il Regno del mio Voler Divino, ed Io Me ne servo di ciò per formare i primi sacerdoti del mio Regno venturo del mio Fiat. Figlia mia, è una grande necessità formare i primi sacerdoti, essi Mi serviranno come Mi servirono gli Apostoli per formare la mia Chiesa; e chi si occuperà di questi scritti per pubblicarli, mettendoli fuori per stamparli per farli conoscere, saranno i nuovi evangelisti del Regno della mia Suprema Volontà. […] Perciò in queste circostanze Io allargo il giro e come pescatore pesco quelli che Mi devono servire per un Regno sì santo. Quindi lasciami fare e non ti dar pensiero» (18 gennaio, 1928).
Concetta Buccione – Cs della Comunità Fiat! Totus Tuus
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