Disposizioni per la Settimana Santa

Lettera di Mons. Camillo Cibotti con le disposizioni diocesane per le funzioni pasquali

don Francesco Bovino

Ricordiamo tutti quello che abbiamo vissuto esattamente un anno fa in questi giorni di inizio di marzo quando, con i primi DPCM del governo arrivavano le prime restrizioni delle attività sociali culminate, poi, nel famigerato lockdown che sancì la chiusura delle chiese e la sospensione di tutte le funzioni religiose. Ad un anno di distanza purtroppo la pandemia non è ancora finita. Tuttavia, quest’anno, anche con le dovute precauzioni, potremo almeno celebrare i riti pasquali con la partecipazione delle nostre comunità parrocchiali.

In questi giorni, infatti, la Conferenza Episcopale Italiana ha promulgato una Nota del Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti contenente le norme da osservare nelle celebrazioni della prossima Settimana Santa. Nello stesso tempo è giunta anche la notizia che il Molise da lunedì 1 marzo è diventata zona rossa.

In questo contesto si colloca la lettera pubblicata da S. E. Mons, Camillo Cibotti in data 27 Febbraio 2021 contenente le disposizioni per le celebrazioni liturgiche della Settimana Santa da osservare in diocesi. Dopo l’iniziale esortazione rivolta ai fedeli “alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali”, il vescovo passa ad illustrare in dettaglio le modalità da seguire nel celebrare i riti pasquali. Nella Domenica delle Palme, “si evitino assembramenti dei fedeli; i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé; in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami (“da mano a mano”). Nella messa In Coena Domini “sia omessa la lavanda dei piedi e l’adorazione al Repositorio sia fatta nel “rispetto delle norme per la pandemia, dell’eventuale coprifuoco ed evitando lo spostamento tra chiese al di là della propria parrocchia”.

Ricordando, poi, che non sono consentite manifestazioni pubbliche nel giorno del Venerdì Santo, il presule invita a sostituire il tradizionale bacio della croce con una genuflessione o inchino.

La lettera si chiude ribadendo che “le processioni della Domenica delle Palme, del Venerdì Santo ed eventuali pie devozioni che implicano assembramento e movimento dei fedeli legate alla tradizione delle singole parrocchie sono espressamente vietate e anche le processioni in solitario”. L’ultimo accenno del vescovo riguarda “la consueta benedizione annuale delle famiglie nelle loro case che in questa situazione di pandemia non verrà fatta”.

Testo integrale della lettera di Mons. Cibotti

 

Orientamenti per la Settimana Santa 2021 CEI