Le religioni unite per la pace

Cristiani, musulmani e buddisti alla preghiera interreligiosa promossa dall’A.C. di Isernia

Domenica 17 febbraio 2019 presso una delle sale per le esposizioni e i congressi dell’Auditorium Unità D’Italia di Isernia si è svolta la quinta giornata della Preghiera Interreligiosa per la Pace promossa dall’Azione Cattolica Diocesana, che ha visto la partecipazione, non solo al momento di preghiera ma anche alla sua concreta organizzazione, delle varie associazioni cattoliche del territorio, quali la Comunità di Sant’Egidio, i gruppi Scout Agesci Isernia 1 e 3 oltre all’AC stessa, dei fedeli buddisti e dei fedeli musulmani ospiti dei Centri di Accoglienza Temporanea della città.

L’incontro, dal titolo “La buona politica serve la pace”, ha fatto perno su due temi concatenati, la buona politica e la tutela del creato, individuando gli “ingredienti” principali con i quali costruire la Pace: il coraggio, l’accoglienza, il rispetto, la sostenibilità, la misericordia, la dignità e la condivisione. Ciascuno di questi concetti è stato affidato a un gruppo intervenuto alla preghiera che ha sviluppato il tema rappresentandolo attraverso un canto, una recita, un video, ecc. e associandoli a nastri di diverso colore che alla fine della serata hanno formato, dopo un emozionante seppur semplice balletto, l’arcobaleno della Pace. A ciò si sono intervallati testi di preghiera delle tre religioni presenti, bellissimi canti interpretati dal coro giovanile della Santa Maria Assunta e da significative testimonianze. Sono infatti intervenuti il sindaco di Ciorlano Mauro di Stefano e il consigliere comunale di Cerro al Volturno Gabriel Paolone i quali hanno parlato del loro stile di fare politica e di quanto la loro estrazione cattolica e quindi i valori cristiani influenzino il loro operato, che diviene un’azione sociale, dedita al benessere della comunità senza ricercare un proprio tornaconto. Un’altra bella testimonianza è venuta da Yanick, un ragazzo proveniente dal Camerunospite del CAT di Isernia, il quale ha raccontato il perché è scappato dal suo Paese di origine e di come le iniziative di integrazione in Italia gli hanno permesso di studiare, di imparare la lingua e quindi di sentirsi veramente accolto. Oltre a tutto questo alcuni momenti sono stati dedicati all’esperienza concreta di Pace: un momento di riflessione e di perdono personale, lo scambio della pace con i presenti nella sala, il riempimento di un’anfora mediante i sacchetti di riso affidati a ognuno all’ingresso e conservato per tutta la preghiera, simbolo della responsabilità che ciascuno ha nel prendersi cura dei beni di tutti, affinché tutti ne possano usufruire. Come ogni anno la vendita di alcuni gadget creati a mano da ragazze del CAT e da signore dell’AC sono stati destinati a finanziare un progetto proposto dall’Azione Cattolica nazionale che è volto a sostenere le donne coltivatrici di riso in Burkina Faso. Alla fine della preghiera è stato aperto un buffet multiculturale a base di riso. Da rilevare quest’anno, oltre alla consueta partecipazione del Vescovo Monsignor Camillo Cibotti, che fortemente ha sostenuto questa iniziativa, anche del Responsabile Nazionale Relazioni Esterne della fede Buddista Riccardo Plati. Questo momento di integrazione tra varie culture e religioni vuole testimoniare che è possibile, non solo convivere pacificamente, ma che insieme si può creare una società migliore. L’appuntamento è quindi al prossimo anno, sperando che la partecipazione, comunque copiosa come ad ogni ediziona, possa essere sempre maggiore.

 

Anna Elisa Scarselli