La fede non va in vacanza quando c’è “Un’Estate per DIOvertirsi”

Il campus itinerante è giunto alla sua ottava edizione

La fede non va in vacanza quando c’è “Un’Estate per DIOvertirsi”

Il campus itinerante è giunto alla sua ottava edizione

Al campus itinerante “Un’estate per DIOvertirsi” sono tornata ad essere bambina, sono tornata ad avere quella gioia, quell’entusiasmo e quell’euforia degni solo di un piccolo uomo o di una piccola donna. Ho vissuto di nuovo la magia dei giochi di gruppo. È stata una delle esperienze più belle della mia vita perché ho ricavato amicizia e felicità. Rifarei tutto altre mille volte (Zaira, Fragnete). Ho imparato ad aprirmi con le persone e fare nuove amicizie, cosa che prima mi era abbastanza difficile (Gianmario, Isernia). Ho conosciuto persone splendide. Gli animatori sono stati molto disponibili e spero che l’amicizia creata con essi crescerà e durerà. Non scorderò mai la prima volta che due bambine si sono avvicinate e, con timidezza, mi hanno chiesto di sedere con loro in chiesa. È stato stancante ma si è trattata di una stanchezza che ti rende felice. Al DIOvertirsi il divertimento è assicurato. Sono pronta a rifare tutto da capo (Elena, Isernia). Questa esperienza mi insegnato parecchio divertendosi ma allo stesso momento credendo e pregando (Francesco, Longano). Questo DIOvertirsi è stato gioia, divertimento, legame tra animatori e bambini, bambini e animatori, animatori e animatori. Si è creato un bel gruppo per gli anni a venire (Giancarlo, Fornelli). In cinque giorni ho completamente abbandonato il telefono e riscoperto la bellezza dello stare insieme, grazie anche alla preghiera che è sempre stata presente. A volte e purtroppo, a causa della troppa tecnologia, dimentichiamo le emozioni che possono dare anche dei semplici giochi fatti in gruppo (Carmen, Chiauci). A volte penso che al posto di quei bambini ci sono stato anche io e sognavo un giorno di diventare animatore. Beh, quel sogno si è realizzato e ora sono tre anni che vivo quest’avventura che non smette mai di insegnarmi nuove cose. La cosa che mi piace è soprattutto far ridere i bambini (Francesco, Macchia d’Isernia).

Sono le parole di alcuni “Giovani con le scarpe”, gli animatori di questo campus itinerante che è arrivato ormai alla ottava edizione. Tanto altro ci sarebbe da raccontare ma già si capisce cos’è il DIOvertirsi e quante cose belle sono avvenute nella vita degli animatori e, grazie a loro, in quella dei bambini e genitori coinvolti quest’anno nel tour che ha toccato 5 parrocchie: Macchia d’Isernia, Fragnete, Forlì del Sannio, Roccaravindola e Longano. Grazie ai parroci che hanno sposato questa iniziativa proposta dall’Ufficio per la Nuova Evangelizzazione e a tanti collaboratori, mamme e papà, che hanno risposto all’appello alla grande, preparando ogni volta accoglienza e cibi che non si possono dimenticare, anche quest’anno abbiamo visto grandi cose. Il nostro desiderio è quello di creare piccoli momenti di chiesa in cui sia solo l’attrazione a muoverci sempre più avanti. Che i bambini vedendo gli animatori possano un giorno desiderare di indossare la loro maglietta, che gli animatori vedendo famiglie che si coinvolgono possano intravedere in essi come potrebbe essere il loro futuro, che tutti vedendo parroci e amministratori locali che aprono cuori e spazi per realizzare iniziative come questa possano vedere una chiesa che sa dare bellezza al mondo. Il Vescovo, come sempre è stato fra noi, vivendo con gioia e coinvolgimento l’ultima tappa. Nella Celebrazione Eucaristica, commentando la gioia di abitare la casa del Signore, ci ha ricordato che la “casa” è la Chiesa e tutti noi ne siamo parte viva, confermando ai presenti che davvero dove c’è Dio, c’è anche divertimento.

Don Enzo Falasca