Feste popolari in tempo di covid

Le indicazioni pastorali del Vescovo Camillo Cibotti in una lettera ai parroci della diocesi

don Francesco Bovino

“Le nostre chiese parrocchiali hanno riaperto le porte e le attività e, anche se a rilento, si rimettono in moto. Eppure deve rimanere alta l’attenzione e bisogna mantenere il fermo rispetto delle regole per salvaguardare la nostra salute”.

Con queste parole inizia la lettera che S.E. Mons. Camillo Cibotti ha scritto ai parroci della diocesi di Isernia-Venafro contenente le linee guida da mantenere in occasione delle prossime festività popolari che, come sappiamo tutti, si svolgono prevalentemente nei mesi estivi.

“Infatti, – sottolinea il vescovo – Giugno, Luglio, Agosto e Settembre racchiudono numerose feste patronali: basti pensare alle Solennità, tanto care alla nostra Diocesi e alla nostra persona, dei Santi Nicandro, Marciano e Daria e dei Santi medici Cosma e Damiano”. 

Mons. Camillo invita, quindi, tutto il clero all’osservanza delle misure di sicurezza varate dal governo in questo tempo di emergenza coronavirus. “La situazione attuale, così delicata ed ancora preoccupante, – spiega il presule – impone tanta prudenza ed, in particolare, l’osservanza delle disposizioni governative che vietano le manifestazioni esterne come le processioni religiose, le fiere ed i mercati”.

Di conseguenza, Mons. Cibotti si esprime in maniera chiara e perentoria: “Dopo essermi confrontato con il Collegio dei Consultori, mi sento in obbligo di ricordare che non sono possibili, nell’ambito dei festeggiamenti religiosi, né processioni né manifestazioni di carattere religioso che possano creare assembramenti (condizioni che ci metterebbero nella impossibilità di rispettare le distanze precauzionali richieste per evitare il contagio da Coronavirus)”.

La lettera continua con l’esortazione ai parroci di farsi portavoce presso il popolo di tali misure necessarie “educando il popolo di Dio affidatoci, esponendo le motivazioni, in particolare ai Comitati Feste: va raccomandato in ogni modo di non programmare iniziative che possano generare confusione e provocare sanzioni amministrative da parte delle Forze dell’Ordine”.

Lasciando, tuttavia, aperta la possibilità a nuove indicazioni qualora le disposizioni governative dovessero cambiare, il vescovo conclude “affidando alla vostra sensibilità paterna la buona riuscita di tutti quegli eventi che, nonostante le restrizioni, vogliono celebrare la memoria e l’onore di tutti i Santi, patrimonio della religiosità e della cultura del nostro caro popolo”.

Lettera per le festività sotto Covid-19 [leggi]